“Nutrire le Speranze collettive”
Gratuità, Responsabilità e Innovazione sociale
EXPO 2015
Auditorium Cascina Triulza, Padiglione della Società civile italiana
Milano, 16 giugno 2015
10:30 – 13:00
Sofia Rosso, presidente Anteas nazionale: “porre al centro dell’agire le persone considerate nella loro dignità umana”.
“Il volontariato è, in tutte le sue forme e manifestazioni, espressione del valore della relazione e della condivisione con l’altro”. Ha detto Sofia Rosso, presidente Anteas nazionale, in occasione di “Nutrire le speranze collettive”, l’assemblea nazionale di Anteas che si è svolta oggi presso l’Auditorium Cascina Triulza – Padiglione Società civile di Expo 2015.
“Il volontariato è esperienza di solidarietà e pratica di sussidiarietà” per questo “è responsabile partecipazione e pratica di cittadinanza solidale”. Il volontariato nel suo manifestarsi “si impegna per rimuovere le cause delle diseguaglianze economiche, culturali, sociali, religiose e politiche e concorre all’allargamento, tutela e fruizione dei beni comuni”. Per questo “non si ferma all’opera di denuncia, ma avanza proposte e progetti coinvolgendo quanto più possibile la popolazione nella costruzione di una società più vivibile”. Questa la riflessione di Sofia Rosso, la quale nel descrivere l’azione di Anteas ha posto l’attenzione sul fatto che “dopo una sbornia collettiva per cui abbiamo creduto che la felicità dipendesse dalla quantità di cose possedute, ci stiamo riprendendo, ma non siamo ancora sufficientemente convinti che siano i legami a farci ricchi”. Proprio per questo la “peste del secolo” è la solitudine. Tale condizione sempre più spesso va a braccetto con disuguaglianza e povertà. “Sappiamo anche però, che una società profondamente diseguale non genera sviluppo, perché lo sviluppo o è sociale o non è”.
Per fare il salto di paradigma, occorre “uscire dall’angolo con coraggio, passione e intelligenza essendo consapevoli dei rischi che possono snaturare la nostra concezione di volontariato”. I pericoli da evitare sono quelli d’intendere un volontariato eccessivamente asserragliato nei confini dell’azione pubblica che alla fine non ha più le competenze, il desiderio, la vocazione per abitare le periferie della storia, per arare i terreni meno arati; un volontariato efficiente, ma non inclusivo, capace di offrire risposte senza coinvolgimento; un volontariato che diventa performante, ma senza partecipazione. Il punto è che, spiega Sofia Rosso “non si può cedere a confusioni, a meticciamenti e a posizionamenti mimetici. Il volontariato italiano ha bisogno di rilanciare una proposta in grado di rendere evidente la creazione di valore a partire dai suoi valori fondativi. Senza fantasmi, nemici, mostri da respingere o inseguire: il volontariato è volontariato, deve realizzare la sua vocazione”. In questo tempo, così complesso e in rapida trasformazione sindacato e volontariato sono chiamati ad essere in “uscita” a costruire ponti e non muri, come ci ricorda ogni giorno Papa Francesco. “Ecco che, inteso in questo senso, il volontariato può diventare un bellissimo laboratorio di comunità”, ha concluso il presidente di Anteas nazionale.
"La Cisl e' un motore di cultura sociale, che puo' offrire al paese un modello di una societa' fondata sulla partecipazione delle persone e sulla solidarieta", lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan all'Expo di Milano nel corso dell'Assemblea nazionale dell'Anteas. "Dobbiamo far diventare un modello per tutta l'organizzazione il modello del volontariato intergenerazionale dell'Anteas, cercando di rappresentare i bisogni e le aspettative degli anziani ma anche dei giovani, aggiornando anche il nostro senso di responsabilita', la sete insaziabile di giustizia sociale, sulla base dei valori fondativi della Cisl che vanno aggiornati e declinati in maniera nuova. Dobbiamo offrire ai giovani la speranza ed un percorso per cambiare il nostro paese. Sara' questo uno dei punti centrali dell'Assemblea organizzativa della Cisl in programma in autunno. La crisi di questi ultimi sette anni ha lasciato sempre piu' da soli le persone, mettendo in crisi anche la famiglia. E ha la paura e l'egosimo, cone sta accadendo con la chiusura sugli immingrati o l'assentesmo al voto. Sullo stesso tema si e' espresso il segretario generale della Fnp Cisl, Gigi Bonfanti: " I giovani si avvicinano al sindacato se siamo disponibili ad ascoltare i loro problemi dei giovani, che e' uno dei primi valori del volontariato, ascoltare i problemi delle persone, soprattutto quelle piu' bisognose di assistenza come gli anziani soli e che hanno bisogno di assistenza. Il nostro obiettivo e' una vera solidarieta', cosi come l'avevano declinati i padri fondatori della Cisl, Pastore e Romani".
Nota: l’incontro si svolge nell’ambito del progetto “Migliorare per crescere…crescere per migliorare”, iniziativa finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della Legge 383/2000, annualità 2013.